sabato 19 febbraio 2011

Benigni e la Scuola Media Unificata

Faccio parte di quella metà di Italiani a cui Benigni non è piaciuto.
Non mi ha fatto ridere e non mi ha insegnato proprio niente : quelli della mia età e quelli più vecchi di me erano informati sia su Scipione che su Maramaldo perché alle elementari ce lo avevano raccontato. Oppure in famiglia i nonni o qualche zio.
E' per questo che anche lui lo sa : è del 1952 come me e a scuola queste cosine si insegnavano ancora.
Come l'Inno di Mameli (che è ancora provvisorio) o La spigolatrice di Sapri o Piemonte o buona parte di poesie di Leopardi, che alla scuola media unificata ci facevano studiare a memoria.
Noi del '52 siamo i primi ad aver affrontato questo nuovo tipo di scuola, fino ad allora dopo la 5° elementare c'era l'avviamento e la scuola media - il vecchio ginnasio- dove si insegnava già il latino.
Nelle ultime classi della scuola elementare abbiamo imparato l'analisi grammaticale e logica, le tabelline e la storia del Risorgimento, probabilmente con molta retorica.
Come mi pare anche oggi ma non a scuola.
Alla scuola media abbiamo imparato l'analisi del periodo e, anche se non era più previsto dai programmi ministeriali, una breve infarinatura di latino.
E - udite udite - anche la parafrasi dei testi !!!
Tanto che abbiamo imparato la storia dell'Iliade, dell'Odissea, dell'Eneide, della Divina Commedia, dei Promessi Sposi e delle Memorie di un Italiano!! E pure qualche accenno del Don Chisciotte del Cantar del mio Cid e dei Nibelunghi.



E non passavamo tutto il giorno a scuola né a casa a studiare. C'era pure il tempo di andare a giocare per strada o ai giardinetti o in casa degli amici.
E una volta arrivati alla scuola superiore abbiamo imparato a studiare Dante, Petrarca, Boccaccio e tanto altro. E tante nozioni inutili che, una volta apprese, abbiamo contestato per cambiare quella scuola nozionista in una scuola formativa.


E' evidente che abbiamo fallito : il fatto che Benigni abbia tutto questo successo svolgendo una semplice interrogazione che il mio professore di liceo avrebbe valutato tra il 5 e il 6 mi dà la misura che tolto il nozionismo non siamo certo riusciti a far nascere una scuola formativa.



Se durante un'interrogazione noi avessimo detto più di una volta "memorabile" di una poesia o "è stupendo" di una terzina di Dante senza spiegare perché, senza fare riferimenti storici senza appunto "parafrasare" saremmo stati rimandati a posto con un - si prepari meglio per la prossima volta -
Quindi Benigni non è un buon insegnante secondo me.
E su Dante preferisco Sermonti. Lui sì che mi ha detto cose che non sapevo.


Benigni mi piace quando INTERPRETA un testo, mi piacciono le sue pause, i suoi occhi e anche il suo sorriso.
Lo considero un buon attore perché riesce a farmi emozionare.
E rivedo sempre con piacere Ricomincio da tre e Piccolo diavolo e sì anche La vita è bella.
E quando in Rai fanno rivedere i vecchissimi pezzi di TeleVacca con Guccini provo una grande nostalgia per come eravamo e per come ero "fiduciosa".
L'ammirazione che suscita perché "sa tante cose" mi lascia un velo di tristezza perché molti non le sanno.
La scuola non ha insegnato a tutti come volevamo e neppure più a pochi come era una volta.
La scuola non insegna più a nessuno forse. E non era in questo modo che io avrei voluto cambiare.


Mentre nessuno a scuola mi aveva fatto leggere Gramsci, quello l'ho fatto da sola e troppo superficialmente.
Ho preferito mille volte la scelta di Luca e Paolo per la serata dell'unità d'Italia.
E anche se sono di parte o proprio perché lo sono sono molto delusa e incazzata con la mia parte.
E non voglio essere indifferente.
Non riesco a caricare il video di Luca e Paolo da You tube, ma se avete tempo andatelo a rivedere.
YouTube- Sanremo 2011-Luca e Paolo- Odio gli indifferenti.
E non ne parla nessuno.
Quella è una lezione di civiltà.

1 commento:

kokina ha detto...

io sono del 58 Caty, anch'io sapevo tutte le cose che ha spiegato benigni. so ancora a memoria "davanti a san guido",

non ho fatto il 68, ero troppo piccola, e non sono della tua parte, ma mi è piaciuto tantissimo il pezzo di gramsci, mi ha ricordato gli ignavi di dante ed una poesia di kavafis.

so tutta la storia dell'iliade e dell'odissea, tutta la saga dell'oro del reno, so tante cose che chi è + giovane di me non ha mai sentito.
io non penso che sia nozionismo inutile, a me piace ricordare vaghe stelle dell'orsa io non credea tornar ancor per uso a contemplarvi......., sono parole di un grande poeta. sono stupende.
fanno bene all'animo.

sto andando fuori tema, scusami.

guccini l'ho scoperto + avanti negli anni e mi è piaciuto tantissimo anche se fa parte dei cantautori di sinistra, sono tutti di sinistra. ho amato vecchioni.
bisogna saper scegliere il bello indipendentemente da dove arrivi.

quindi, cosa volevo dirti? :)

che a scuola non si leggono + i classici, non so bene cosa facciano per 5 ore, ma mi pare che imparare una poesia o leggere un bel libro gli farebbe solo bene :)
e guarda che non sono una cinquantenne acida.
cinquantaduenne :)))))))))))
mannaggia!!!!!!!!!!
un bacio
franci