SCHIAVI DELL'ASSURDO di LO

Ho lunga esperienza di organi collegiali, ho lavorato nella segreteria di uno di questi. Erano i tempi in cui credevamo di poter cambiare tutto e in meglio.
Ma come dice il Gattopardo tutto è cambiato per non cambiare niente.
Poi da quando Andrea è andato all'asilo a tutt'oggi, prima Enzo, fino alla 3 media, poi io, dalla 4 ginnasio ad oggi 3 liceo, siamo stati rappresentanti di classe (Enzo anche presidente di Consiglio di Istituto). L'esperienza è stata orribile, ho toccato con mano (in una scuola che non ha problemi particolari visto che viviamo in un quartiere "normale") quanto inutile sia tutto questo e quanto dal passaggio dalle classi inferiori alle superiori perda sempre più di significato.
Ho constatato che la partecipazione attiva dei genitori si limita per lo più al regalo alle maestre ovvero alla lamentazione contro gli insegnanti per i motivi più vari. Mai, tranne per pochi e sporadici casi, a "rimboccarsi le maniche" per fare qualcosa per l'interesse comune e futuro, neppure della propria scuola.
Ad esempio in un plesso di 5 classi elementari, con una media di 23 alunni per classe e quindi di circa 200 genitori, trovare un candidato per rappresentare i genitori al Consiglio è sempre stata un'impresa. Ed è sempre stato Enzo a "sacrificarsi". E sempre tra questi 200 genitori siamo stati non più di 10 ad organizzare la pulizia del piano inferiore della scuola per recuperare quattro aule, sempre 10 ad organizzare la festa di Natale, la castagnata, le feste di fine anno. In compenso abbiamo sempre avuto una quantità esorbitante di Coca Cola, Aranciata, Succhi di frutta, torte varie, pasticcini e salatini, focacce e pizzette. Tutto rigorosamente comperato in pasticceria. E questo è stato il periodo migliore. Crescendo i numeri si sono sempre più ridotti fino a sparire completamente alle superiori. E non sono neppure intervenuti i ragazzi a sostituirci.
Non era questa la società che volevo. Secondo me libertà e democrazia,come diceva Gaber, è partecipazione. Delegare è non assumersi responsabilità.
In questi giorni sembra che tutto il mondo della scuola sia solidale contro i provvedimenti di questo governo. Benissimo, ma forse bisognerebbe essere di nuovo assieme per "fare" qualcosa per la scuola. Ad esempio educare i propri figli a comportamenti corretti. E il tuo racconto LO mi fa molto dubitare che ci sia questa volontà.
Sarà il mio ultimo anno da rappresentante di classe: è stato uno dei fallimenti della mia vita.
Va beh so fare anche dell'altro!!