lunedì 12 gennaio 2009

14 ANNI - Il mio ricordo di Fabrizio -

Avevo 14 anni quando ho ascoltato per la prima volta Carlo Martello e Bocca di Rosa, era settembre, pochi giorni prima dell'inizio della scuola.
Avevo cambiato casa, cambiato quartiere e lasciato così il cortile dove avevo passato tutte le mie estati dagli 8 anni in avanti. Avevo lasciato lì la "compagnia", gli amici con cui si giocava per strada a palla prigioniera, a guardie e ladri, a nascondino, a fulmine, a figurine (solo i maschi), al giro d'Italia con le grette (io unica femmina ammessa), ai verbi e ai film, dove con le amiche del cuore avevamo iniziato a parlare in modo diverso dei "maschi": non più compagni di gioco.
Avevo lasciato lì anche il mio primo ragazzo, il mio primo amore: passavamo ore a parlare appoggiati al muretto sotto casa, noi due da soli, e parlavamo del mondo credo, però non ricordo più i particolari.Tutte le sere andavo a "prendere il latte". Non ci siamo mai baciati. Come premio per la sua promozione, il primo anno di perito tecnico, gli avevo promesso un bacio : glielo diedi all'improvviso sulla guancia per salutarlo mentre stava per prendere l'autobus, e poi sono scappata. E per l'emozione non riuscì a salire su quell'autobus. Mi corse dietro e rimanemmo a parlare ancora per un po' senza accennare a quello che avevo fatto solo io.
Quel giorno di settembre ci siamo ritrovati stranamente in casa di una delle "femmine", Maria Pia "di giù" (abitava a pianterreno, mentre Maria Pia "di su" abitava all'ultimo piano), lei per una situazione familiare particolare studiava in collegio (già esistevano ancora i collegi dove si entrava come interne e si viveva lì, con le suore e altre ragazze) e oltre ad avere già 16 anni, era molto più esperta di noi sui fatti della vita. Con aria da cospiratrice ad un certo punto chiuse la porta della sala dove eravamo tutti stipati e disse ora vi faccio ascoltare due canzoni che sono all'indice!! E sorridendo infilò nel mangiadischi il dischetto 45 giri di Fabrizio.
Re Carlo tornava dalla guerra lo accolse la sua terra.......La chiamavano Bocca di Rosa metteva l'amore metteva l'amore, la chiamavano Bocca di Rosa metteva l'amore sopra ogni cosa.....
Fu subito amore, e quel momento mi è rimasto dentro come una fotografia, vedo tutti e naturalmente tra tutti lui, i suoi occhi, ricordo i colori e i sorrisi, un poco ammiccanti per quelle parole indecenti per noi che come massima offesa ci dicevamo - cretino -. Credo che sia stato uno dei miei momenti di crescita consapevole, ne avevo già avuti, ma lì, allora siamo tutti cresciuti un po', assieme ancora per poche ore.
Ci siamo rivisti tanti anni dopo, sempre Maria Pia "di giù" artefice dell'incontro.
Tristissimo : il funerale del mio primo amore, già proprio a lui è toccato andare avanti per primo
e solo io ora ricordo il nostro primo bacio e il nostro primo Fabrizio.

2 commenti:

Caty ha detto...

Cara Caty che bellissimi ricordi . mi viene quasi da piangere a sentire giochi che chissà se i bimbi di oggi ancora conoscono. e penso a cosa ci resta impresso nella mente , particolari che al momento sembrano semplice vita quotidiana , poi nel tempo ci regalano il nostro percorso , i nostri amori , le nostre passioni.la musica sempre ci accompagna , questa di Fabrizio , spesso ci segna , ti porta con tristezza a pensare, a considerare quello squarcio nel cuore , all'improvviso solo sentendo" metteva l'amore sopra ogni cosa" .un fortissimo abbraccio

Lo ha detto...

ha ragione Caty..mi hai messo delle lucenti lacrime agli occhi..ma lacrime di bellezza e di tenerezza un abbraccio