"Ogni
volta col dilagare e l'aggravarsi del terrorismo, ci vengono ammannite
frasi che sappiamo tristemente a memoria, parole in cui nessuno, neanche
chi le dice, può credere più. Il folle gesto, la criminale
provocazione, l'inaccettabile violenza, la sfida alle istituzioni, il
delirante messaggio, e quindi la ferma risposta, la dura reazione, il
categorico rifiuto, la sovranità dello stato, lo sdegno
popolare, la compattezza democratica, ecc. Purtroppo a quanto vedo e
sento, la compattezza democratica è assai smagliata, lo sdegno popolare
ha sempre più i colori di una rabbiosa rassegnazione. Non è cinismo. E'
istinto di conservazione, forse....E invece c'entriamo tutti. E dovremmo
lottare tutti. Dovremmo essere tutti coinvolti: Ma abbiamo visto
ripetersi troppe volte le stesse cose, abbiamo sentito troppe volte le
stesse parole.....Quale stato democratico? Quello delle parole risonanti
e vuote, delle promesse ripetute e mai mantenute, dei tira e molla, dei
ripensamenti, degli slittamenti, degli scandali e degli insabbiamenti,
dei processi che non finiscono, dei ministri bugiardi, degli elenchi di
evasori d'oro, dell'omertà che copre chi comanda? So che è un quadro
pessimistico, ma la gente è pessimista, perchè queste sono, da troppo
tempo, le cose che vede e che sente...." (Da " Così la penso io"
Brunella Gasperini 1979)
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