domenica 5 ottobre 2008

PROGRESSI 2

Credevo di essere andata avanti ..ma ..avevo scritto una bella risposta a Caty e a Raggio di sole nel post precedente e invece..nella fretta l'ho perso. Spiegavo a Caty che il mio star male derivava dalla mia paura dell'opinione degli "altri".Paura superata grazie alla maturità (età!!!) Però devo sempre "pensare" : al tuo invito di rispondere ho pensato
1 - non lo faccio assolutamente
2 - non so come fare (non era vero)
3 - chissà quali scemenze tiro fuori
4 - ma perché no
5 - dopotutto mi fa piacere e
6 - sì ora mi ci metto.
E a Raggio di sole dicevo che mi faceva piacere leggerla e che trovo anche con lei affinità. Tanto che ho scritto anche sul suo post sull'esperimento dei bimbi a scuola su percorso sicuro.
Proprio stamane ho ascoltato su radio RAI3 un'intervista con un'architetto che parlava proprio di questo argomento e mi sono trovata d'accordo con lui quando spiegava che i bambini di oggi sono troppo controllati e inquadrati, anche (o forse soprattutto) nel tempo libero dalla scuola. Io credo di essere stata tra le ultime generazioni ad aver giocato per strada. Ci trovavamo dietro casa in una specie di cortile, e lì organizzavamo giochi a cui tutti partecipavamo, di palla, di corsa o di parola. Erano gli anni 60 e tutte le famiglie che abitavano attorno a quella strada-cortile erano attente a che non succedesse niente di grave, tutti erano coinvolti normalmente in questa azione di sorveglianza, anche le persone anziane che ci controllavano perché facevamo troppo rumore ed erano sempre lì a spiarci per poterci rimproverare. E così nessun malintenzionato poteva sperare di passare inosservato. Adesso si ha paura ad intervenire perché spesso le reazioni sono - MA FATTI I FATTI TUOI - A me è successo diverse volte pur vivendo in un quartiere tranquillo. L'unico posto in cui ho trovato questa sorta di coalizione di tutti per il controllo sono stati i giardini pubblici. Lì c'era un tam tam immediato: una volta c'è stato un così detto esibizionista e in un attimo è stato isolato, è arrivata la polizia e tutto è tornato normale. La gente per strada dovrebbe essere il maggior deterrente per avere la normalità. Non l'esercito, siamo noi che dobbiamo riappropriarci del territorio, come avevamo fatto tanti anni fa.
Sono proprio una nostalgica vetero..

1 commento:

Caty ha detto...

Cara Caty2 lo sò che gli "altri " a volte ci riducono in tanti pezzettini ma qui sei tra amici! e comunque siamo tutti unici a prescindere!!!!!! sei un bellissimo pettirosso ( e si , anche su questo ci sarebbe una storia...troppe affinità )!!. comunque esistono ancora tante brave persone , è solo che sono le uniche che parlano piano ed è per questo che gli altri non le sentono!!!un abbraccio e vai così che sei fortissima !