martedì 13 luglio 2010

E' STATO UNO DI QUEI GIORNI....

Ieri avrei voluto tornare ai tempi in cui "i grandi" decidevano cosa dovevo e non dovevo fare.
Avrei voluto che qualcuno mi dicesse - fai così che va bene -
Avrei voluto non pensare a niente di fastidioso e di triste.
Avrei voluto uscire senza guardare l'orologio, senza guidare l'auto per andare a fare la spesa, senza responsabilità insomma.
Invece mi sono svegliata con l'ansia
di portare mia mamma per il controllo del INR all'ospedale,
di portarla dal parrucchiere (ma sapevo che si sarebbe rifiutata),
di riportarla a casa sperando che quel benedetto valore fosse giusto,
di non riuscire ad aiutarla ad accettare questa sua situazione di salute non terribile ma per lei ormai non più sostenibile.
Infatti nonostante in ambulatorio non ci fosse nessuno e quindi non c'è stata attesa, il suo umore era orribile, ha rifiutato decisamente il parrucchiere e ad un timido tentativo di Enzo per convincerla ha risposto - perché non voglio e basta.-
Come è difficile vedere invecchiare così male la persona che mi ha aiutato a crescere che per me era un modello di vita.
Con il passare degli anni speravo di essere riuscita a darle la soddisfazione di avermi cresciuta ed educata. Invece credo proprio di averla delusa nelle sue aspettative.
Non ho accettato di essere come lei mi voleva.
Ho ben presente quando ho iniziato a vivere secondo mie scelte esclusive, non durante l'adolescenza quando lei mi è stata vicina incoraggiandomi nelle scelte di autonomia. Era però un'autonomia controllata da lei.
Avevo già 30 anni, ho deciso di separarmi senza chiedere consiglio a lei. E da quel momento sono stata IO. E da quel momento non mi ha più sostenuto.
Cerco di esprimere queste mie emozioni senza astio, naturalmente so che mi vuole bene e io a lei, ma credevo che il suo invecchiare sarebbe stato di nuovo un momento di riavvicinamento.
Ho invece la netta sensazione che lei non voglia dipendere da me, qualsiasi cosa io faccia o dica la sua reazione è negativa e oppositiva e quasi rabbiosa. Mi ritrovo a fare come con Andrea adolescente : dico l'opposto di quello che voglio e loro appunto fanno l'opposto di quello che dico!
Certo la malattia influisce sui comportamenti, certo non c'è la volontà di ferirmi o di trattarmi male, ma mi dispiace ritrovarmi a pensare - speriamo di non diventare come lei! - mentre un tempo mi auguravo esattamente il contrario.
Meno male che oggi è un'altro giorno, l'INR continua ad essere buono, non devo portarla da nessuna parte, mi limito a non infastidirla chiedendole solo se ha bisogno di qualche cosa per mangiare. So già la sua risposta :- ma perché esci? - e al mio - sì tra un po' - lei dirà - allora sì, ho bisogno di un po' di prosciutto e di stracchino, grazie.
E al mio ritorno, qualsiasi sia il tempo trascorso, dirà - ma come hai fatto presto! - e io - eh già.-
E fino all'indomani non ci diremo niente altro.
Mi rendo conto che questo post mi ha preso un po' la mano, so di tante amiche che vivono situazioni molto peggiori della mia con la loro madre, non voglio assolutamente piangermi addosso quindi.
Constato solo che non è avvenuto quello di cui ero sicura : una vecchiaia serena per la mia mamma.

Prossimamente un post più allegro sul Festival Internazionale delle Bande svoltosi la settimana scorsa qui a Genova.
Baci a chi ha avuto la pazienza di leggermi.

3 commenti:

Il folletto paciugo ha detto...

Per anni ho avuto problemi con mia mamma....non andavamo d'accordo!
Facevo come voleva lei e non le andava mai bene.
Un giorno incontrai una signora che mi disse di scrivergli una lettera dicendole tutto quello che non ero in grado di fare a voce e di spedirla ed accertarmi arrivasse a lei e poi lasciare fare al destino.
Le raccontai di quanti pesi avcevo sul cuore e dopo stetti meglio. Non importava se capiva ma almeno ero stata chiara ....

Per fortuna lo feci prima del tracollo dell'Alzheimer altrimenti avrei ancora sul cuore un macigno.
Noi siamo il frutto della crescita in famiglia prima e di quanto impariamo dalla vita poi....
Noi siamo vivi e lottiamo per i nostri valori.

Dobbiamo volerci tanto bene!

Un abbraccio Robi

Caty ha detto...

cara Caty sei come questo fiore azzurro , unica , e sai tutti paassiamo condizionamenti e giorni poco felici :Ma tu sei una donna coraggiosa e dolce e fantasiosa ed unica , e sii felice di te ( e i figli adolescenti che non ascoltano....è tutto normale !!)un abbraccio

Caty2 ha detto...

E' prprio bello avere il sostegno di chi ti capisce.
I momenti "neri" passano anche con questi aiuti!!!
Grazie